Qualche centinaio di metri dopo Frontale arriviamo al largo teatro di presa di una cava sulla destra. è una cava che conserva una importante testimonianza legata alla scomparsa dei dinosauri, un livelleto di sedimentazione ad alto contenuto di iridio, conseguenza della ricaduta sulla Terra delle polveri di esplosione per l’impatto di un gigantesco meteorite, cataclisma che porterà alla scomparsa di molte forme di vita, tra cui i dinosauri. La stradina la aggira sulla dx fino a prendere a salire verso un edificio di presa dell’acqua (h 0,15). Da qui inizia il sentiero che sale tutto il versante in mezzo ad una vegetazione intricata, tipica dei versanti assolati, nella quale spiccano i roseti e i ginepri e tante ginestre dai tenaci fusti. Ci orientiamo su tre pini, seguiti da un cipresso mozzato (h 0,35). Si arriva così ad una selletta pianeggiante (h 0,45) dopo la quale, percorsi pochi metri di uno stradino, il sentiero prende decisamente a salire sulla sx (segnale su pietra in terra) per arrivare ad una punta dal panorama indimenticabile verso l’Adriatico (h 1,00). Ci aspetta un tratto di crinale in falsopiano tra le roverelle basse e poi in discesa su uno stradino pietroso fino alla strada (h 1,15) per arrivare quindi a Pian dell’Elmo (h 1,30).